martedì 29 settembre 2020

Body Burlesque poses

La pagina dedicata alle pose burlesche tratte dagli sketch associati a proverbi, barzellette, aforismi, citazioni...



ITALIA FETISH
QUELLA FORMA DI STIVALE CON LA PUGLIA COME TACCO, IL GARGANO COME SPERONE, E LA CALABRIA COME PUNTA...

In un mondo avvolgente come quello degli stivali, ogni dettaglio è un invito a scoprire cosa c'è sotto.

-Fabrizio Caramagna-


  




IL FAUNO BARBERINI (O SATIRO UBRIACO)
Il Fauno Barberini è una statua di marmo greca che raffigura un satiro dormiente databile al 220 a.C.



Johnny Caldera interpreta la posa burlesca del Fauno Barberini.


Fu ritrovata nel 1624 nei fossati di Castel Sant’Angelo in Roma, e custodita per due secoli presso Palazzo Barberini.  Il Fauno appare come un semplice giovane in posizione sdraiata sotto gli effetti del vino, ma alcuni particolari come il pene di notevoli dimensioni, la coda, le orecchie appuntite, una corona di edera e la pelle di pantera lasciano trasparire la sua natura divina associata alla campagna e ai boschi, dalle fattezze anatomiche possenti e armoniose tanto da renderlo un capolavoro dell’arte ellenistica e dell’arte erotica e sensuale. Oggi la statua è conservata presso la Glipoteca di Monaco di Baviera.     

La statua del Fauno Barberini. 

 




HISTORY OF THE GUÊPIÈRE
“Un reggiseno e una mutandina, ma ancor di più una guêpière e il reggicalze possono far scattare piacere, fantasia e quant'altro. In generale, direi che il discorso sull'intimo, per una donna, si lega al look, alla cura in ogni singolo dettaglio.”
-Lucilla Agosti-


Il corsetto -corpetto o bustino- fu inventato nel ‘500 in Francia, al tempo della regina Caterina De Medici, che lo fece indossare alle dame di corte. Il significato deriva da “corpo”, ed era un accessorio creato per correggere i problemi ortopedici. A quel periodo si attribuisce anche l’invenzione dei tacchi femminili e delle mutande.



Presto il corsetto si diffuse in Europa, e nel corso dei secoli il suo scopo fu convertito in una vera e propria moda femminile, finalizzato a snellire i fianchi per rendere le forme del corpo armoniose, tanto che nell’800 nacque un modello chiamato “vitino da vespa”, con una circonferenza di quaranta centimetri e un’allacciatura incrociata sul retro che richiedeva aiuto per chiuderlo.
Verso il ‘900 il corsetto cambiò nuovamente la sua conformazione allungandosi sui fianchi spingendo il petto verso l’alto, aggraziando ancora di più la figura femminile. Tra nobildonne si usava indossare bustini di tessuto raffinato con ricami di pizzo e nastrini.


Nel dopoguerra la tendenza trasforma il corsetto in un accessorio sexy: Marcel Rochas inventa la guêpière, e Christian Dior la porta sulle passerelle dell’alta moda. Il toponimo deriva dal termine francese guêpe, che significa vespa. Ai nuovi modelli si aggiungono il reggicalze e le spalline; alcuni sono provvisti di stecche interne e ferretti che snelliscono il corpo e sostengono il seno. Pizzi, lacci e tessuti raffinati offrono ampia scelta alle donne appassionate di questa lingerie completa, che esprime il massimo dell'erotismo e della sensualità femminile…





Il TACCO A SPILLO DAGLI ALBORI AD OGGI: UNA STORIA TUTTA ITALIANA

Si narra che nel corso del ‘500 Caterina Dè Medici lanciò la moda del tacco, non tanto come accessorio estetico, ma per essere letteralmente all’altezza del suo sposo, il duca di Orleans, futuro Re di Francia. Si trattava di un tacco largo, alto circa sette centimetri. Nei secoli successivi la moda si diffuse in tutta Europa; i tacchi divennero sempre più alti, e le forme sempre più snellite.




Ma la svolta decisiva avvenne nel 1953 nei calzaturifici di Vigevano, dove nacque il famoso tacco a spillo, divenuto per eccellenza l’icona della femminilità, dell’eleganza, della sensualità. I primi prototipi erano di legno, e avevano un’altezza di otto centimetri. Essendo molto sottili e fragili, gli artigiani calzaturieri pensarono di modificare i tacchi sostituendo il legno con l’alluminio, materiale molto più resistente e duraturo, che ha permesso di aumentare l’altezza fino a dodici centimetri e oltre.

La moda del tacco ebbe un periodo di decadimento tra gli anni 1960/70, per poi riprendere dal 1980 fino ai nostri giorni, dove è considerato ormai un accessorio intramontabile.







DONNE & LINGERIE, UNA STORIA SECOLARE...
"La magia di un buon intimo, tanto buono da essere chiamato lingerie, è infinita. Una donna etero con indosso un bel capo di lingerie è in grado di far girare la testa perfino a un’altra donna etero"
-Caitlin Moran-

Dell'intramontabile lingerie si hanno notizie fin dai tempi degli antichi egizi, a cui si associano i primi tentativi di coprire le parti intime, quando le donne nobili di quell’epoca iniziarono a indossare una sorta di sottoveste di tessuto raffinato sotto la tunica. Nell’antica Roma il seno nudo prosperoso era visto come usanza attribuita ai Barbari, di conseguenza si preferiva coprire il decolté femminile con una fascia di cuoio mirata ad appiattirlo chiamata “mamillare”.
Attraverso i secoli la lingerie si è evoluta secondo gli stili e le usanze del momento.
Oggi rappresenta un’arma di seduzione raffinata, un modo di valorizzare il corpo femminile aumentando l’autostima, la fiducia, e quel pizzico di maliziosità e vanità che rendono belle e affascinanti.
Il guardaroba della donna emancipata è al pari di un arsenale segreto, una sorta di Santa Barbara stoccata di quel potente esplosivo della sensualità, di cui ogni uomo è felice di esserne vittima.

        
DONNE & SPORT

Lo sport ad alto livello non ostacola assolutamente la femminilità. Certo non si può andare all'allenamento con i tacchi alti, ma fuori  dalla vasca si riesce a dare libero sfogo alla nostra parte femminile.

 -Federica Pellegrini-   

     

Sensuale è la donna che riesce a mandare in tilt il cervello di un uomo pur restando completamente vestita.
(Anonimo)




LE CARIATIDI


“chi, se non un crudele architetto potrebbe aver posto un tale peso sulle spalle delle donne?” (Valeriu Butulescu)
In architettura la cariatide è un elemento strutturale dalle forme alternative rispetto ai classici pilastri. Pur avendo le stesse caratteristiche portanti, le cariatidi sono delle sculture femminili eleganti scolpite generalmente con espressioni disinvolte e vanitose nell’atto di sorreggere sul capo architravi, cornicioni, balconi di edifici storici o templi dell’antica Grecia.
Il nome deriva dal latino caryatis che significa “donna della Caria”, una regione dell’Asia occidentale in cui i Greci resero schiave le donne dei Cari per aver appoggiato i Persiani durante la guerra risalente al V° secolo a.C
Oggi l’appellativo “cariatide” rivolto a una persona in senso dispregiativo, attribuisce a questa un atteggiamento ombroso, silenzioso, o di carattere retrogrado.

Versione burlesca del portichetto delle cariatidi nell'Eretteo sull'acropoli di Atene





TRIBUTO ALLE NATICHE

Le natiche sono state la regione del corpo umano più soggetta a scherzi. Esse fanno ridere e sono uno fra gli argomenti prediletti di battute sconce. Il didietro, il deretano, il culo, le chiappe, il fondoschiena, il sedere: comunque le si chiami, le natiche sono considerate ridicole o oscene. Persino quando le si apprezza come zona erotica, è più probabile che vengano pizzicate o colpite con pacche che accarezzate.

(Desmond Morris)





STREGONERIE PASSIONALI TRA UOMO E DONNA
L'uomo è di fuoco, la donna di stoppa. Un giorno arrivò il diavolo e soffiò su di loro...”
(Miguel De Cervantes)







"Quando piove col sole, si sposano le streghe..."
-proverbio-


BODY BURLESQUE MUSEUM
-unfinished creative work-




IL RISPETTO RECIPROCO
Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.
(Dalai Lama)



DONNE VS UOMINI
"Sta cosa che io passo 15 minuti con il piegaciglia e gli uomini mi guardano il culo. Mi fa capire quante cose inutili facciamo noi donne"

(manula_reich, Twitter)