martedì 26 febbraio 2019

Adamo ed Eva: la mela e la cacciata dal giardino dell'Eden

Adamo ed Eva sono due importanti personaggi narrati tra le pagine della Bibbia nel capitolo della Genesi, in cui Dio creò  l’uomo e la donna. La vicenda dei due protagonisti biblici gira intorno alla loro disobbedienza a Dio. Il racconto spiega  perché gli esseri umani divennero mortali, e la vita faticosa piena di insidie e sofferenze.
In principio Dio creò la Terra; poi creò Adamo e lo pose nel giardino dell’Eden. In seguito presero vita gli animali per fargli compagnia, e infine la donna formata con la stessa costola di Adamo.
Dio disse all’uomo e alla donna di riprodursi e di vivere nel giardino dell’Eden in prosperità, dominando le cose e gli animali, ma proibendo loro di mangiare i frutti dell’albero “della conoscenza del bene e del male”.
Adamo ed Eva caddero in tentazione del serpente che li incitò a mangiare i frutti dell’albero proibito, disobbedendo così a Dio e divenendo  consapevoli di sé stessi e delle cose.
Dio punì la loro mancanza, li rese mortali e li cacciò  dall’Eden costringendoli a vivere affrontando i dolori e le sofferenze dell’esistenza terrena.
La religione cristiana interpreta le colpe di Adamo ed Eva come peccato originale, per aver corrotto il mondo perfetto creato da Dio, e che tutti gli uomini ereditano con la nascita.
Per la religione ebraica il peccato originale è una forza incline che spinge ogni uomo a seguire i propri istinti e le proprie ambizioni; una sorta di naturalezza innata indispensabile per la vita.
Negli scritti della religione islamica Adamo fu creato come reggente di Dio sulla Terra. L’uomo conosceva tutti i nomi degli angeli tranne quello di Iblis -il Diavolo-, e per questa sua mancanza fu cacciato dal paradiso.
Nei corso dei secoli Adamo ed Eva furono anche descritti secondo le credenze mitologiche delle diverse popolazioni. Si narra ad esempio che in Mesopotamia gli dei crearono l'uomo con l'argilla e con il sangue di un dio. In Egitto e in Grecia l’uomo viene plasmato con acqua e terra.
Pareri contrastanti e senza certezze, avvolti da secoli nel mistero eterno...


 Una raffigurazione burlesca di Adamo ed Eva nel momento della tentazione, 
incitati dal serpente a disobbedire agli ordini di Dio.


Rappresentazione dell'ira di Dio e della cacciata di Adamo ed Eva 
dal giardino dell'Eden, dopo essere stati sorpresi a mangiare il frutto proibito.


L'affresco che rappresenta la creazione di Adamo dipinto nel 1511 
da Michelangelo Buonarroti, conservato nella Cappella Sistina in Vaticano.


L'affresco della Tentazione di Adamo ed Eva dipinto
da Masolino, conservato nella chiesa di
Santa Maria del Carmine a Firenze.


L'affresco della cacciata dal paradiso,
dipinto dal Masaccio nel 1425.1425, conservato nella cappella
Brancacci nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Firenze.

domenica 17 febbraio 2019

Gli alieni: fantascienza o realtà?


Extraterrestri, UFO, alieni marziani…, sono personaggi di cui -per certi versi- se ne parla da secoli. Questi esseri misteriosi e sconosciuti sono stati descritti attraverso libri, leggende, serie televisive, studi scientifici. La storia narra che si sono presentati più volte sulla Terra con degli oggetti volanti non identificati per osservare e studiare l’uomo, presumendo che arrivino da altre galassie disperse nell’universo suscitando diffidenza e paura tra gli umani che si sono imbattuti in questi incontri dal carattere fantascientifico. Talvolta sono descritti come umanoidi dalle forme abnormi, con testa grossa, arti corti e corpo esile. Il carattere e l’approccio con gli uomini a volte è diffidente, altre scontroso e violento. Si dice che in passato gli alieni abbiano rapito diversi umani per studiarne il comportamento e preparare una futura invasione del nostro pianeta. Difficile dire se si tratti di fantascienza o realtà. Gli studiosi in materia dicono che l’universo è infinito, con un numero incerto di quante galassie possano esistere. La Terra è solo un piccolo pianeta collocato da qualche parte paragonato a una goccia nel mare, e come c’è una forma di vita qui, ce ne possono essere altrettante altrove. Sta di fatto che gli alieni ci hanno un po affascinato tutti fin da bambini. Dai cartoni animati alle puntate di Star Trek, al Doctor Who…, quante notti insonni abbiamo passato dopo qualche episodio televisivo particolarmente aggressiv?

Johnny Caldera interpreta un'ispirazione burlesca di un attacco all'alieno

L'equipaggio di Star Trek, la serie televisiva fantascientifica 
andata in onda nel 1966 ideata dal regista Gene Roddenberry


La nave stellare Enterprise della serie televisiva Star Trek


Esempio di sembianze aliene 


giovedì 14 febbraio 2019

Il nudo nell'arte nel corso dei secoli

Dalla preistoria ad oggi il tema della nudità maschile e femminile rappresentata nell’arte è sempre stata presente con significati e espressioni diverse secondo le culture, le religioni, le classi sociali e politiche delle epoche che si susseguivano. Il nudo è stato ed è raffigurato nel disegno, nella pittura, nella scultura, nella decorazione, e in tempi recenti nella fotografia e nel cinema. I contesti di tale rappresentazione vogliono trasmettere forme di espressioni che spaziano dalla bellezza, all’estetica, alla forza, alla dominanza, alle divinità, alle battaglie…, come esprimono ad esempio le statue atletiche e gli Dei dell’antica Grecia e dell’antica Roma.  Altri aspetti ritraggono il nudo umano attraverso quadri, dipinti, affreschi, rilievi e statue mettendo in risalto la sensualità, l’erotismo, l’armoniosità dei corpi, la purezza, l’amore, il sesso; altri rappresentano contesti religiosi ritraendo scene con soggetti biblici, e altri ancora raffigurano l’anatomia. 
Certamente si parla di tematiche estremamente complesse e difficili fin dal principio, che vanno dal sacro al profano, e che hanno dovuto scontrarsi secondo il pensiero corrente religioso, sociale e pudico del periodo interessato.
Nei tempi moderni la nudità artistica è stata ritratta attraverso la fotografia a pellicola in bianco e nero e a colori secondo l’estrosità e l’abilità del fotografo, fino alle ultime innovazioni tecnologiche digitali che riprendono questa forma d’arte sotto gli aspetti più bizzarri e libertini come i selfie. Non per ultimo il cinema, che secondo la trama i registi inscenano infiniti contesti legati a questo argomento.
Nel corso dei secoli ad oggi sulla nudità sono stati scritti libri, testi, pergamene, giornali, riviste..., che trattano argomenti come la storia, la poesia, gli studi della materia sotto gli aspetti scientifici e psicologici…
E’ dunque un tema che non coinvolge solo gli appassionati e i praticanti del nudismo, ma tutti gli uomini e le donne a partire già dalla tenera età, periodo in cui comincia l’educazione verso questi aspetti naturali. Perchè nudi si nasce…   
Mi piace ricordare l’ultimo ritornello della canzone poetica “La balada del Genesio” scritta e cantata in dialetto lariano dall’artista Davide Van De Sfroos:

“La mia ciciaràda làssa el teemp che la tröeva
vardi el cieel de nuvembra cun la sua löena nöeva
sun el Genesio e questu l’è tütt…
cun qualsiasi vestii, suta…sun biùtt…”

Traduzione
la mia chiaccherata lascia il tempo che trova, 
guardo il cielo di novembre con la sua luna nuova, 
sono il Genesio e questo è tutto; con qualsiasi vestito…sotto sono nudo



Posa ispirata alla statua di bronzo di Poseidone
Poseidone è il personaggio della mitologia Greca degli dei che rappresenta  il Dio dei mari. Viene descritto con un carattere lunatico, talvolta violento e capriccioso, altre volte benefico, capace di generare burrasche e far tremare la terra con la sua ira. La statua di bronzo ha un’altezza di 209 centimetri, ed è databile all’anno 470 a.C.  Fu recuperata dal mare nel 1926 nei pressi di Capo Artemisio in Eubea, accanto a un relitto romano risalente all’anno 200 a.C. La statua ritrae un uomo nudo con il corpo possente durante una posa dinamica protesa in avanti per lanciare qualcosa, esprimendo forza e potenza fisica. E’ conservato presso il museo archeologico di Atene. 


Pose ispirate alla nudità sportiva dell'antica Grecia
La nudità atletica -o sportiva- era una pratica diffusa nell’antica Grecia. Gli atleti usavano allenarsi e gareggiare completamente nudi per emulare le parvenze degli Dei così come venivano raffigurati, esternando un senso di potenza e vigore. Per i Romani invece la nudità pubblica era considerata disgustosa, ma era praticata in luoghi appropriati come le terme e le latrine all’interno del Foro. Oggi gli estimatori della filosofia nudista frequentano i club naturisti, dove  condividono  attività quotidiane e sportive senza veli.


Posa ispirata alle statue dei Bronzi di Riace
I Bronzi di Riace sono due statue di bronzo che raffigurano la posa di due guerrieri nudi databili al V° secolo a.C, appartenenti alla cultura greca. Furono ritrovate casualmente durante un’immersione in mare il 16 agosto 1972, a una profondità di circa otto metri davanti alla costa di Riace Marina (RC).
Per lo studio furono denominate  Guerriero A e Guerriero B; il primo ha un’altezza di 198 centimetri, il secondo di 197, e un peso di 160 chilogrammi ciascuno. L’espressione e le sembianze eleganti e muscolose di entrambi, seppur  con qualche differenza, esprimono la forza e il vigore di due uomini combattenti.
Le statue sono esposte presso il Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria.




Il Doriforo di Policleto. Museo 
archeologico nazionale di Napoli 
Esempio di Afrodite Cnidia.



La creazione di Adamo
E' un affresco di Michelangelo Buonarroti dipinto nel 1511 
sulla volta della Cappella Sistina, su commissione di Papa Giulio II

mercoledì 6 febbraio 2019

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Body Burlesque è un blog satirico che propone l'uso del corpo per costruire degli sketch fotografici che riprendono temi  di vita quotidiana comuni, leggende, storie, arte, natura...
Fotomontaggi "fai da te" talvolta bizzarri, spiritosi, e con quell'ispirazione artistica che c'è in ognuno di noi. 



domenica 3 febbraio 2019

La leggenda di Guglielmo Tell

Si narra che in Svizzera durante il XIII° secolo visse un arciere chiamato Guglielmo Tell, noto come il leggendario eroe dell’indipendenza nazionale che sconfisse il tiranno governatore austriaco Gessler. Il racconto dice che l’arciere, in seguito a un inchino rifiutato davanti al cappello del governatore austriaco appeso su un palo nel centro del paese, fu arrestato e imprigionato. Il suo tiranno disse a Guglielmo che la sua liberazione era legata al superamento di una prova: doveva trafiggere con una freccia tirata con l’arco una mela posata sulla testa di una persona posta a duecento passi. La sfida fu raccolta dal figlio di Guglielmo Tell, che si propose per sorreggere la mela sul capo suscitando timore a suo padre. L’arciere preparò due frecce, prese la mira, e nonostante il tremore riuscì a trafiggere la mela al primo tiro con grande stupore del governatore che assisteva alla scena. Questi chiese a Guglielmo cosa avrebbe fatto con la seconda freccia, e l’arciere rispose che sarebbe stata destinata a lui se avesse sbagliato mira. Gessler s’infuriò, e ordinò di imprigionare Guglielmo in un carcere confinato su un’isola. Durante la navigazione verso la prigione si scatenò una tempesta. Guglielmo riuscì a dirottare il vascello sugli scogli e a uccidere il tiranno. Con una freccia…



L'Uomo di Vitruvio

L’uomo vitruviano è un disegno a penna e inchiostro di Leonardo da Vinci risalente al 1490, ispirato all’opera di Vitruvio -architetto romano vissuto tra il 30 e 15 a.C- che si basa sulle proporzioni del corpo umano. L’immagine raffigura un uomo nudo iscritto in un cerchio che rappresenta la perfezione divina, e in un quadrato che simboleggia la Terra. Leonardo scelse di raffigurare l’uomo con quattro gambe e quattro braccia, permettendogli di mostrare sedici pose diverse secondo calcoli e geometrie.
Quest’opera impressa su un foglio di carta delle dimensioni di 34 X 24 centimetri, è conservata oggi nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie dell'Accademia di Venezia.
Nei secoli l’Uomo Vitruviano è stato rappresentato con schemi simili da altri autori, fermo restando che l’opera di Leonardo è considerata l’unica icona. Recentemente con l’introduzione dell’Euro, Carlo Azelio Ciampi, all’epoca Ministro dell’Economia, scelse l’immagine Vitruviana per le monete italiane da 1 euro per simboleggiare l'uomo come misura di tutte le cose.









Rappresentazione del disegno di Leonardo da Vinci



L'Uomo di Vitruvio corteggiato dal gentilsesso...

sabato 2 febbraio 2019

LE CASALINGHE: eroine senza nome

-Uno sketch ironico ma sincero, dedicato a tutte le casalinghe-

Sono donne, mamme, mogli, pilastri portanti della famiglia che svolgono una missione che passa inosservata e a volte incompresa dietro le quinte.
Spirito caparbio, allegre e disperate, sexy e sempre indaffarate non solo nelle faccende domestiche ordinarie, le casalinghe sono l’icona del gentilsesso con gli attributi, tenaci e instancabili lavoratrici. Ma gli uomini superficiali che ne sanno di queste cose!
Solo quando la casalinga molla il tiro, del maschietto rimane la nebbia.

RESPECT