Si narra che in
Svizzera durante il XIII° secolo visse un arciere chiamato Guglielmo Tell, noto
come il leggendario eroe dell’indipendenza nazionale che sconfisse il tiranno
governatore austriaco Gessler. Il racconto dice che l’arciere, in seguito a un
inchino rifiutato davanti al cappello del governatore austriaco appeso su un
palo nel centro del paese, fu arrestato e imprigionato. Il suo tiranno disse a
Guglielmo che la sua liberazione era legata al superamento di una prova: doveva
trafiggere con una freccia tirata con l’arco una mela posata sulla testa di una
persona posta a duecento passi. La sfida fu raccolta dal figlio di Guglielmo
Tell, che si propose per sorreggere la mela sul capo suscitando timore a suo
padre. L’arciere preparò due frecce, prese la mira, e nonostante il tremore
riuscì a trafiggere la mela al primo tiro con grande stupore del governatore
che assisteva alla scena. Questi chiese a Guglielmo cosa avrebbe fatto con la
seconda freccia, e l’arciere rispose che sarebbe stata destinata a lui se
avesse sbagliato mira. Gessler s’infuriò, e ordinò di imprigionare Guglielmo in
un carcere confinato su un’isola. Durante la navigazione verso la prigione si
scatenò una tempesta. Guglielmo riuscì a dirottare il vascello sugli scogli e a
uccidere il tiranno. Con una freccia…
Nessun commento:
Posta un commento