martedì 7 settembre 2021

Il David di Michelangelo Buonarroti

La statua  che raffigura il David fu realizzata da Michelangelo Buonarroti tra il 1501 e il 1504 su commissione dei consoli fiorentini dell’Arte della Lana, da collocare nell’abside della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze.  L’ardua impresa fu tentata in precedenza da Agostino di Duccio e Antonio Rossellino, ma gli scultori abbandonarono presto i lavori durante l’abbozzamento a causa del blocco di marmo bianco di Carrara che non versava in condizioni ottimali per la sua fragilità. Michelangelo, all’epoca venticinquenne accettò la sfida, e si mise all’opera con martello e scalpelli ispirandosi all’episodio biblico accaduto secondo gli scritti intorno all’anno 1000 a.C  durante la guerra tra i Filistei  e il popolo di Israele, quando appunto nel momento in cui i Filistei grazie alla presenza di Golia -soldato della stazza di tre metri armato di corazza e lancia- sembrava avere la meglio sulla vittoria, il giovane Davide si propose per sfidare il gigante con l’utilizzo di una fionda. Durante la battaglia tra i due avversari, gli eserciti assistettero a una mossa fulminea di Davide, il quale riuscì a centrare la fronte di Golia grazie al tiro preciso con la fionda facendolo ramazzare al suolo,  uccidendolo poi con la sua stessa spada sanguinaria. La testa di Golia fu tagliata e portata a Gerusalemme. Sant’Agostino scrisse che Davide vinse la sua battaglia “perché è andato incontro a Golia confidando non in sé ma in Dio, armato non di ferro ma dalla propria fede…”
Durante i lavori di scolpitura Michelangelo volle raffigurare Davide nudo, in una posizione che esprime la bellezza, l’armoniosità e la potenza del  guerriero, pensato  in un momento prima del terribile scontro con Golia, a differenza dei David rappresentati dal Donatello e dal Verrocchio che espongono il capo tagliato del gigante ai suoi piedi.
Nel maggio 1504 i lavori furono ultimati. L’imponente statua si presentò al popolo con un’altezza di ben  520 centimetri, compreso il basamento di 108, ma le sue dimensioni non erano più adatte per la posa absidale del Duomo. Per la  nuova collocazione furono prese in considerazione diverse ipotesi espresse dagli artisti del tempo, tra cui Leonardo Da Vinci, Sangallo, Botticelli… Infine prevalse la scelta di Filippino Lippi, che propose di posarla all’aperto davanti a Palazzo Vecchio, al posto della Giuditta di Donatello, con l'intento di simboleggiare la forza della nuova repubblica.
Il trasporto della statua ingabbiata avvenne in quattro giorni, durante i quali  fu danneggiata in seguito all'attacco  di un gruppo  filo-mediceo estromesso dal potere che la presero a sassate.  Michelangelo corse ai ripari dipingendo un tronco dorato dietro la gamba destra, e ornando il capo e la cinghia della fionda con delle ghirlande di ottone e foglie di rame.
Il David fu posato  l’8 settembre 1504 presso Palazzo Vecchio, rivolto a sud-ovest in segno di sfida verso il nemico pronto ad attaccare Firenze. Al suo fianco doveva essere successivamente collocata la statua di Ercole, per rappresentare insieme la forza fisica e intellettuale dei fiorentini. Quest’ultima però non fu mai scolpita dallo stesso Michelangelo. Solo più tardi provvide lo scultore Baccio Bandinelli.
Nel 1872, in seguito alle precarie condizioni della statua, il David fu ricoverato presso la Galleria dell’Accademia di Firenze, dove è esposto  tutt’ora. Nel 2003, dopo quasi cinquecento anni,  è stato eseguito  l’ultimo dei numerosi restauri con le tecniche innovative.
A suo tempo, al compimento dell’opera celebre che simboleggia Firenze, lo scultore Buonarroti fu ricompensato con 400 fiorini.

Posa ispirata alla statua del David



Michelangelo Buonarroti -ritratto dal pittore Daniele di Volterra- nacque a Caprese (Arezzo) il 6 marzo  1475. Il suo talento di scultore, pittore e poeta emerse nella Bottega dell'artista Domenico Ghirlandaio, e lo vide protagonista tra i maggiori personaggi di punta del Rinascimento Italiano. Tra le sue molteplici opere d'arte di fama mondiale spiccano La Pietà del Vaticano, la Cupola di San Pietro, il David, la Madonna di Bruges, il Mosè e molte altre opere a lui commissionate. Morì a ottantanove anni, il 18 febbraio 1564 nella sua abitazione romana di Piazza Macel De Corvi, dopo un anno dalla nomina di Console dell'Accademia delle Arti del Disegno.









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